recensionirassegna stampa

19-12-2007
Semi giganti... in mostra per preservare la natura
Tina Parotti propone una 'sua' giovane scoperta: Ilaria Locati

Preservare la natura e la .sua integrità. Tornare alle origini, sfrondando il mondo di quella patina artificiosa. Recuperare manualità e semplicità. Sono questi solo alcuni dei messaggi che la giovane artista Ilaria Locali intende lanciare attraverso la sua arte nella doppia mostra che verrà allestita alla Galleria d'Arte contemporanea Tina Parotti a Milano e ad Arconate. Il taglio del nastro dell'evento alto-milanese è fissato per domenica 21 gennaio, quando dalle 15.30 alle 20 sarà possibile visitare l'installazione dell'artista milanese scoperta dalla gallerista di Arconate (il 20 gennaio dalle 17.30 alle 20.30 invece nella sede milanese di via Statuto 13).
"Ilaria Locati è una giovane e talentuosa scultrice - ci spiega Tina Parotti - Posso considerarla una delle mie migliori scoperte degli ultimi anni. Dopo essersi diplomata all'Accademia di Brera si è messa in luce con i suoi primi lavori verso la fine del 2004. La sua originalità mi ha subito colpito e da qui ho deciso di farla partecipare ad una collettiva prima e creare questa doppia opportunità oggi". Ad Arconate la trentenne milanese Ilaria Locati proporrà un'installazione “poderosa e notevole, ispirata alla natura - dice ancora Parotti - Si tratta di un'opera composta da più di venti pezzi che intendono trasmettere una profonda volontà di preservare la natura dall'inquinamento. Parallelepipedi in piombo, in parte aperti in parte chiusi che contengono semi raccolti da Ilaria in varie stagioni e parti del mondo. All'esterno la descrizione dì luoghi e tempi".
A Milano invece saranno esposti i lavori più recenti "una grande scultura in cera campeggerà nella galleria, anche in questo caso si tratta di un chiaro richiamo alla natura: sei elementi a grandezza umana riproducono altrettanti semi. Alle pareti in mostra opere figurative, due pittoriche e una grafica". Si tratta di un vero e proprio ingigantimento di forme botaniche elementari in cui si condensano i valori simbolici dell'energia vitale. "Notevole è la capacità di osservazione e valorizzazione dei materiali apparentemente insignificanti - si legge inoltre nella presentazione delle mostre — come piume, ferri arrugginiti e contorti, ossa animali, sabbie ed alghe. Come si guarda un'opera d'arte? Lasciando che sia l'opera a guardare dentro di noi, percorrendo così tutti i sentieri dell'avventura mentale. E' con questo spirito che bisogna accostarsi a questa rassegna". "L'utilizzo di materiali naturali - scrive la giovane scultrice - già di per sé belli in quanto elementi della natura, mi permette di suggerire agli occhi di tutti la grande bellezza ed il mistero che sta nella natura". Ilaria Locati ora si divide tra Milano e la Germania dove ha cominciato a farsi conoscere e frequentare ambienti artistici che le permettono di crescere e confrontarsi.


"Altomilanese"

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